Cos’è lo short selling?
Cos’è lo short in leva?
Come shortare un’azione
Perché è rischioso lo short selling?
Quando conviene shortare un’azione?
Cos’è lo short squeeze?
Cos’è lo short interest?
Come limitare il rischio dello short selling
Cos’è lo short selling?
Lo short selling o vendita allo scoperto è un’operazione finanziaria che consiste in una scommessa al ribasso del prezzo di un’azione.
Con la vendita allo scoperto l’investitore prende in prestito delle azioni da un intermediario per venderle al mercato, impegnandosi a restituirle al broker in futuro, dopo averle riacquistate sul mercato ad un prezzo che l’investitore auspica si sia nel contempo ribassato.
Il profitto dell’investitore/speculatore consisterà nel differenziale del prezzo di vendita e riacquisto del titolo.
Se al momento del riacquisto il prezzo del titolo shortato sarà più basso di quando l’azione è stata presa in prestito l’investitore conseguirà un profitto. Se invece il prezzo sarà più alto, registrerà una perdita.
La banca/broker fa da tramite tra chi detiene i titoli e chi esegue lo short selling.
Per il prestito concesso, l’intermediario finanziario richiede un interesse che può variare in relazione alla durata dell’operazione di vendita allo scoperto e alla tipologia del titolo.
La durata della vendita allo scoperto può variare a seconda del broker. Alcune banche consentono operazioni fino a 24 mesi con l’opzione di un rinnovo.
Per lo short selling l’intermediario richiede, altresì, un margine di garanzia per l’operazione (una percentuale applicata al valore prestato).
Per scommettere al ribasso sul mercato esistono delle alternative alla vendita allo scoperto.
Le due principali sono costituite dalle opzioni ed altri contratti derivati come ad esempio i cfd .
Un ulteriore servizio fornito dalle banche/broker è quello dello short in leva.
Cos’è lo short in leva?
Lo short in leva è un servizio fornito dalla banca/broker che permette all’investitore di utilizzare solo una parte della liquidità necessaria per concludere l’operazione, amplificando i risultati (guadagno o perdita).
Alcune banche arrivano a garantire un effetto leva molto elevato amplificando i risultati fino a ben 50 volte il capitale investito rendendo l’operazione particolarmente rischiosa.
Ad esempio uno short selling a leva 10 significa che amplificherà di 10 volte la variazione del guadagno/perdita. Un rialzo dell’1% provocherà una caduta del 10% nel valore dell’investimento, mentre un ribasso del prezzo dell’azione del 10% genererà un guadagno del 100%.
Come shortare un’azione
Per shortare un’azione si prendono in prestito e si vendono delle azioni che non si possiedono.
Ipotizziamo che Tizio valuti l’azione Alfa estremamente sopravvalutata e decida di shortare l’azione con l’obiettivo di guadagnare dal calo di prezzo del titolo.
Tizio dovrà prima verificare che il proprio broker consenta di shortare il titolo Alfa e a quali condizioni.
Una volta verificata la disponibilità, Tizio potrà operare anche senza detenere il titolo Alfa in portafoglio.
Il titolo Alfa al momento della vendita allo scoperto quota 1 euro. Tizio decide di shortare 10.000 azioni di Alfa per un controvalore totale di 10.000 Euro.
Tizio vende il titolo. Il controvalore pari a 10.000 euro viene “congelato” dalla banca insieme a un importo ulteriore (il cosiddetto margine di garanzia). Se questo margine è ad esempio del 30%, l’importo congelato ammonterà a 3.000 euro.
Nel caso in cui l’operazione non venga conclusa in giornata la banca richiederà il pagamento di un interesse che verrà applicato al totale valore dell’operazione (10.000 euro).
Alcuni mesi dopo il prezzo del titolo cala a 0,8 euro e Tizio decide di chiudere l’operazione e quindi di acquistare il titolo in copertura.
Tizio riacquista le azioni spendendo 8000 euro e le restituisce alla banca che gliele aveva prestate.
Per il periodo intercorso sono maturati interessi pari a 200 euro.
Il profitto lordo conseguito con lo short selling da Tizio sarà quindi pari a 1.800 euro (10.000 – 8.000-200 euro).
A tale importo andranno naturalmente detratte le commissioni richieste dalla banca per l’operazione.
Per ulteriori approfondimenti su come shortare un’azione rimandiamo alla relativa sezione dell’ebook Investire online dove viene illustrata passo dopo passo la procedura di short selling con l’ausilio di schermate di due dei principali broker.
Perché è rischioso lo short selling?
Shortare un’azione è generalmente considerato più rischioso, che investire in posizioni long.
Le ragioni principiali risiedono nel fatto che il mercato nel lungo periodo tende a crescere, si pagano interessi alla banca, le perdite sono potenzialmente illimitate, sussiste il rischio di estinzione anticipata delle posizioni.
Passiamo in rassegna i razionali uno ad uno:
Mercato cresce nel lungo periodo : i dati statistici e le varie serie storiche dimostrano che il mercato nel lungo periodo tende ad aumentare di valore. Andare contro il mercato nel lungo termine è quindi statisticamente più rischioso.
Interessi : nello shortare un’azione si pagano interessi alle banche per la durata della vendita allo scoperto. Il margine di guadagno è, pertanto, ridotto dalla spesa per interessi.
Perdite potenzialmente illimitate in cui si può incorrere nello shortare un’azione. Quando si acquista un’azione, non si può perdere più di quanto si è pagato per l’acquisto. Nel caso dello short selling la perdita può andare ben oltre il 100%. E’ questo il motivo per cui la banca non solo congela l’importo proveniente dalla vendita allo scoperto, a garanzia del riacquisto da effettuare successivamente, ma richiede un ulteriore margine di garanzia per tutelarsi dalla possibilità che il venditore non riesca a ricoprirsi riacquistando le azioni con prezzi significativamente superiori a quelli di vendita.
Estinzione anticipata . E’ possibile che la banca effettui l’estinzione anticipata dello short in caso di operazioni societarie come ad esempio aumenti di capitale, fusioni o scissioni. Se l’estinzione avviene in un momento non ottimale per la posizione dell’investitore, questi nel subire la chiusura dell’operazione dovrà incamerare la relativa perdita. Vi è inoltre la possibilità che le azioni messe a disposizione dal broker per il prestito alla data della transazione vengano meno nei giorni a seguire, nel qual caso la posizione short potrebbe essere soggetta ad una chiusura forzata. Anche in questo caso l’investitore si troverebbe nella spiacevole situazione di dover realizzare una perdita se in quel momento il prezzo dell’azione dovesse essere superiore a quello di apertura della posizione.
Emissione di dividendi . La banca potrebbe addebitare una commissione straordinaria pari allo stesso importo del dividendo o dell’utile distribuito.
Effetto amplificatore della leva . Tutte le maggiori banche/broker garantiscono l’operatività con effetto leva amplificando notevolmente i risultati dell’attività dell’investitore. Si tratta quindi di una tipologia di operatività altamente speculativa e con un elevato grado di rischio.
Quando conviene shortare un’azione?
Nonostante sia una strategia tendenzialmente speculativa, la vendita al ribasso è una pratica adottata da molti investitori.
Lo short selling può risultare opportuno e funzionale in situazioni particolari, quali:
Vendite allo scoperto per limitare il rischio in caso di calo di mercato (hedging del portafoglio): esistono fasi di mercato in cui il mercato risulta sopravvalutato rispetto alle medie storiche e risulta molto difficile individuare obiettivi di investimento interessanti. In queste situazioni alcuni investitori selezionano titoli giudicati sopravvalutati da shortare per diminuire le perdite potenziali nel caso di un repentino calo del mercato.
Disparità domanda/offerta : si pensi al caso in cui una società si quota con un piccolo flottante (le azioni della società disponibili sul mercato saranno scarse). Inoltre, alcuni fondi per statuto possono essere obbligati all’acquisto, o per ragioni di convenienza vogliono mostrare il titolo in portafoglio. In tali casi è verosimile che il prezzo del titolo salga a prescindere da una corretta valutazione dei propri fondamentali.
Settori di moda : è questo il caso di alcuni settori per i quali le valutazioni sono cresciute non in virtù del potenziale del business ma a causa di un interesse generale irrazionale. Si pensi al caso delle società della bolla dot.com della fine del secolo scorso o a quello più recente di alcune società operanti nel campo della marijuana che mostravano valutazioni estremamente generose.
In queste situazioni shortare il titolo a seguito di una crescita irragionevole di prezzo può rappresentare un’opportunità di investimento speculativo.
Cos’è lo short squeeze?
Lo short squeeze consiste in brusco innalzamento del prezzo di un titolo che si verifica quando gli investitori che hanno venduto allo scoperto sono spinti a riacquistare l’azione e a richiudere la propria posizione, per evitare perdite ancora maggiori. La loro corsa all’acquisto non fa che aumentare la pressione al rialzo sul prezzo del titolo.
Il fenomeno può essere accentuato dall’estinzione anticipata delle banche/broker quando le perdite subite dagli investitori superano il margine di garanzia.
Per contenere il rischio di short squeeze è opportuno che l’investitore verifichi a monte qual è lo Short interest del titolo che intende vendere allo scoperto.
Cos’è lo short interest?
Lo short interest è la percentuale di azioni, che sono state vendute short sul totale complessivo delle azioni negoziabili.
Quasi tutte le grandi società hanno una percentuale di titoli venduti al ribasso.
Ad esempio, se la società Beta ha sul mercato 10 milioni di azioni e 1 milione di queste sono shortate, lo short interest è del 10%.
Verificare preventivamente il tasso di short interest prima di vendere allo scoperto un’azione è molto utile per contenere il rischio di subire uno short squeeze.
Invero, più alto è lo short interest (generalmente maggiore di 10%) maggiore è il rischio che si possa verificare uno short squeeze.
Come limitare il rischio dello short selling
La vendita allo scoperto è un’operazione di tipo prettamente speculativo e l’utilizzo di questo strumento è consigliato ai soli investitori esperti e con un marcata propensione al rischio.
Qualora si intendesse, comunque, shortare un’azione, il team di Affari di Borsa suggerisce di considerare i seguenti 5 punti chiave:
Shortare con una quota di capitale limitata E’ opportuno allocare una bassa percentuale del proprio capitale allo short in quanto le perdite sono potenzialmente illimitate.Anche quando un titolo sembra sopravvalutato la speculazione può spingerlo a dei valori ancora meno credibili.Se l’investitore supera la soglia di perdita pattuita con la banca/broker questa può procedere all’estinzione anticipata dello short con una ricaduta notevole sulle perdite dell’investitore.E’ assolutamente sconsigliabile shortare un’azione con fondi presi in prestito. Le perdite potrebbero rilevarsi insostenibili.
Valutare con attenzione lo short interest Uno short interest molto elevato rappresenta un rischio aggiuntivo per l’investitore. Uno short interest con una percentuale compresa fra l’1 e il 4% è considerata normale mentre se viene superato il 10% occorre prestare molta più attenzione in quanto il rischio di uno short squeeze risulta maggiore. Emblematico il caso del titolo TESLA che ha avuto uno short interest del 30% e per il quale si sono verificati ripetuti short squeeze. Per i titoli americani è possibile verificare lo short interest sul seguente sito .
Verificare quale fondo/investitore professionale stia shortando il titolo di vostro interesse Nel momento in cui avete deciso di shortare un’azione può risultare utile andare a verificare quale altro fondo/investitore stia giocando al ribasso. Potrete trovare queste informazioni in un nostro precedente articolo .
Operare con un istituto finanziario importante E’ opportuno effettuare lo short selling con un intermediario importante. Se l’investitore opera con un piccolo broker andrà in contro a due tipi di limiti con connessi rischi:
Minore disponibilità di titoli su cui shortare (solitamente le banche danno la disponibilità solo su titoli ad alta capitalizzazione). Tanto più elevato è il numero dei clienti e dei titoli detenuti tanto più numerosi sono i titoli da shortare.
Maggiore rischio di liquidazione forzata della vendita allo scoperto, nell’ipotesi in cui venisse a mancare la disponibilità di titoli.
Avere ben presente i rischi connessi con lo short selling, ben sintetizzati dall’adagio attribuito al famoso economista John Maynard Keynes “The market can remain irrational longer than you can remain solvent ”.
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