Delle tre componenti del bilancio societario le Note illustrative sono tuttavia la parte più trascurata dal lettore, in quanto considerate, in maniera del tutto superficiale, secondarie.
Per Affari di Borsa costituiscono, invece, uno strumento molto utile, diremmo, imprescindibile per l’accorto investitore, per approfondire lo studio della società potendo contenere e svelare informazioni preziose sull’effettivo andamento del business.
Vuoi perché il bilancio in sé per ovvie ragioni di spazio e di sua impostazione schematica non può ospitare tutte le informazioni utili, vuoi perché la società stessa può essere indotta a destinare alle note di bilancio, proprio in quanto parte più trascurata dai lettori, le informazioni più critiche circa il proprio business.
Ed è invece queste che l’investitore accorto deve con pervicacia ricercare.
Le note illustrative del bilancio si compongono di due parti:
-la prima illustra i principi di redazione e i criteri di valutazione adottati dalla società nella redazione del bilancio
-la seconda illustra in maniera più specifica le singole voci riportate nel Conto Economico e nello Stato Patrimoniale.
In questo articolo ci soffermiamo su alcuni dei criteri di valutazione che le note illustrative del bilancio redatte in maniera appropriata devono contenere e a cui l’investitore accorto deve prestare particolare attenzione. In particolare l’investitore deve aver bene presente che una semplice modifica dei criteri di valutazione adottati dalla società può impattare sui conti anche in maniera significativa rendendo più ardua la comparazione dell’andamento del business anno su anno.
Mutamenti delle regole contabili: descrive le modifiche dei principi di redazione del bilancio e dei criteri di valutazione adottati dalla società a seguito dell’emissione di nuove regole contabili.
Criteri di ammortamento: indica quali sono i criteri di ammortamento delle attività materiali e immateriali e illustra il periodo di ammortamento delle singole categorie di beni. L’investitore accorto deve prestare attenzione ad eventuali modifiche nel tempo dei criteri di ammortamento adottati dalla società, avendo ben presente che una estensione del periodo di ammortamento, riduce l’entità delle singole rate di ammortamento, a beneficio del risultato netto del relativo periodo.
Metodo di valutazione delle scorte: indica quale metodo viene utilizzato per determinare il costo del venduto e il valore delle scorte nel conto economico e nello stato patrimoniale, quali ad esempio “last-in, first-out” (LIFO), “first-in, first-out” (FIFO).
LIFO, letteralmente “gli ultimi ad entrare, sono i primi ad uscire”, significa che il valore delle scorte presenti in magazzino e riportato sul conto economico riflette il prezzo o costo di prodotti, merci, o materie prime, acquistati o prodotti dalla società più lontano nel tempo, rispetto alla redazione del bilancio.
FIFO, al contrario, significa, che il valore delle scorte in magazzino, riportato sul conto economico, riflette il prezzo o costo di prodotti, merci, o materie prime, acquistati o prodotti dalla società in periodi più recenti, rispetto alla redazione del bilancio.
Il metodo di valutazione adottato dalla società nella rappresentazione in bilancio del valore delle rimanenze di magazzino rappresenta un aspetto estremamente importante da considerare.
Mediante il metodo FIFO, infatti, dato che le rimanenze vengono valutate al prezzo degli acquisti più recenti, ipotizzando che le prime merci acquistate siano anche quelle vendute/utilizzate per prime, la valutazione delle merci in giacenza rispecchia l’andamento dei prezzi del mercato corrente al momento della valutazione e, tale metodo, è riconosciuto anche a livello internazionale.
Di contro, attraverso il metodo LIFO, procedendo ad una valutazione delle rimanenze in relazione agli acquisti più datati, si ipotizza che le merci acquistate/prodotte nei periodi più recenti siano anche quelle vendute/utilizzate per prime. Tale metodo, in presenza di periodi inflazionistici, in cui i prezzi dei beni risultano in fase crescente, permette di attenuare il peso dell’inflazione sui risultati di esercizio e tende a contrapporre i costi correnti ai ricavi correnti.
L’eventuale passaggio della società da un sistema di valutazione delle rimanenze all’altro indicato nelle note illustrative del bilancio dovrà essere debitamente valutato dall’accorto investitore.
Registrazione dei ricavi: indica il criterio in base al quale vengono registrati nel conto economico i ricavi. Generalmente i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi della proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente, momento che normalmente si identifica con la consegna o la spedizione dei beni.
L’investitore accorto deve prestare attenzione a eventuali mutamenti nel criterio di registrazione, potendo la circostanza impattare sulla comparabilità dei dati sui ricavi anno su anno, da un lato, e sulla genuinità degli stessi, dall’altro.
Fattori di rischio: indica quali sono i fattori di rischio endogeni ed esogeni del business. Forniscono un’utile panoramica sul business e sulle sue potenziali criticità. E’ importante scrutinarli a monte dell’investimento e ancor di più in costanza di investimento per verificare se ne siano aggiunti di nuovi. La segnalazione di nuovi fattori di rischio non è un segnale positivo per il business.
Perimetro e criteri di consolidamento: indica quali sono le società del gruppo i cui i bilanci sono consolidati e in base a quali criteri. Ad esempio, le società di cui la capogruppo detiene il controllo sono consolidate nel bilancio della capogruppo mentre le società di cui la capogruppo detiene partecipazioni, senza averne il controllo, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. L’investitore accorto deve prestare molta attenzione ad eventuali modifiche del perimetro e dei criteri di consolidamento, tenendone conto ai fini della effettiva comparabilità dei dati di bilancio anno su anno.
Ad esempio, in caso di acquisizione del controllo di una nuova società, l’investitore accorto dovrà tenere in debita considerazione l’apporto in termini di fatturato, EBIT e risultato di esercizio della società acquisita al fine di poter comparare l’effettivo andamento del gruppo con l’anno precedente.
Un’attenta lettura delle note illustrative del bilancio consente all’investitore di non travisare il bilancio incorrendo nell’errore, alquanto ricorrente, di ritenere come organica una crescita di fatturato o di profitto legata invece semplicemente ad una acquisizione o ad una mera variazione dei criteri contabili adottati.
Questi ed altri suggerimenti pratici per l’investitore sono illustrati in maniera più diffusa nel libro “Come leggere il bilancio per investire in borsa”.