Value Investor: Damiano Agnes
Data | Ticker | Mercato | Prezzo | Market Cap |
26/04/2023 | CTRN | Nasdaq | 18,30$ | 152M$ |
Citi Trends in breve
Citi Trends, Inc. è un rivenditore low cost specializzato in abbigliamento,accessori e prodotti per la casa dedicato alle famiglie afro-americane e latino-americane.
Citi Trends è quotata al Nasdaq con il ticket CTRN.
Immagine 1: logo Citi Trends
Elementi d’interesse di Citi Trends
Fondata nel 1946 e con sede a Savannah (Georgia – USA) Citi Trends, con oltre 600 punti vendita, si dedica a portare nelle comunità meno abbiette degli Stati Uniti merce di qualità e alla moda a prezzi vantaggiosi.
I prodotti commercializzati da Citi Trends comprendono marchi in voga e di tendenza d’abbigliamento, di scarpe, accessori e decorazioni per la casa, rendendo Citi Trends un punto di riferimento per tutta la famiglia, dai neonati agli adulti.
Citi Trends è quotata al Nasdaq dal 2005 e nel corso di questi 18 anni ha espanso i suoi punti vendita passando da 235 ai 609 attuali.
I maggiori azionisti di Citi Trends sono per la maggior parte istituzionali, con un 3% di azioni possedute da insider ed ex membri direttivi della società.
Le società di vendita al dettaglio a basso prezzo che competono con Citi Trends includono TJX Companies, Inc. ("TJX Companies"), Ross Stores,Inc. ("Ross Stores"), The Cato Corporation ("Cato") e Burlington Stores, Inc. (“Burlington”).
In particolare, i negozi “dd's DISCOUNTS” di Ross Stores e i negozi “It's Fashion Metro” di Cato si rivolgono a loro volta a consumatori con reddito medio-basso.
- Breve storia di Citi Trends e del suo business
Citi Trends è stata fondata a Savannah nel 1946 come Savannah Wholesale Co., al servizio di negozi di abbigliamento al dettaglio attraverso gli stati del sud-est, vendendo principalmente biancheria intima e calzetteria da donna.
L'operazione di grossista si è rivelata abbastanza efficace e nel 1958 si è ramificata per includere punti vendita di abbigliamento al dettaglio sotto il nome di Allied Department Stores.
Nel 1978 Savannah Wholesale e la catena Allied furono acquistate dalla Michigan General Corp., un conglomerato diversificato con sede a Dallas.
Nel 1982 il nuovo CEO del gruppo, il sig. Boudreau, ha mostrato un interesse speciale per Savannah Wholesale, portando il numero di punti vendita da 23 a 117, situati in piccoli centri rurali in diversi stati del sud.
Le cose tuttavia per Michigan General Corp non procedevano bene l'azienda nel 1984 è stata rilevata da General Felt Industries, un produttore di erba artificiale e moquette, e il suo amministratore delegato, Rocco Barbieri, prese il posto del sig. Boudreau.
Nonostante i sufficienti numeri di Savannah Wholesale e la catena Allied, Barbieri non fu in grado di riportare il Michigan General alla salute fiscale, tanto che fu costretto a presentando istanza di fallimento nell'aprile 1987.
Nonostante questo, Savannah Wholesale è stata autorizzata a continuare le normali operazioni e nel luglio 1989 venne venduta a Variety Wholesalers, operatore di discount.
Variety (di proprietà del sig. Pope) era un rivenditore di grande successo con più di 400 negozi economici a prezzo unico (per intenderci: “tutto a 5$!”) in 13 stati del sud.
Quando Pope e Variety Wholesalers acquisirono la società nel1989 Allied Department Stores poteva vantare 106 punti vendita.
Tuttavia, una conversione di questi negozi a rivenditori a“prezzo unico” non fu intrapresa, così Pope lasciò l’attività ad una gestione separata.
Savannah Wholesale ha trascorso il decennio successivo sotto il controllo di Variety Wholesalers, e nel 1997, quando è stato installato un nuovo team di gestione i negozi hanno ricevuto un rinnovamento; tra questi anche il cambio del nome in il nome Allied Fashion for Less.
Nell’aprile del 1999Variety Wholesalers ha venduto la catena di 85 unità ad Hampshire Equity Partners, una società di investimento di New York City fondata nel 1990.
Con questa indipendenza, Allied ha iniziato a espandersi rapidamente, trovando la sua nicchia concentrandosi sulle mode urbane, sul mercato familiare e sulla comunità afroamericana.
All'inizio del 2000 è stato introdotto un formato di negozio più grande che poteva ospitare una gamma più ampia di merci. I nuovi negozi hanno preso un nuovo nome, Citi Trends Fashion For Less,
La società ha adottato il nome Citi Trends nel luglio 2001 e nel dicembre dello stesso anno si è verificato un cambiamento ai vertici del management quando R. Edward Anderson è stato nominato amministratore delegato.
Anderson era stato direttore finanziario di Variety Wholesalers, essendo entrato a far parte di quella società nel 1997 a seguito dell'acquisizione di Rose's Stores Inc.
Anderson aveva trascorso 20 anni nella Rose's, diventando infine CEO e presidente del consiglio di amministrazione di Citi Trends.
Anderson era un rivenditore esperto. Ha rilevato una catena di 123 negozi e si è mosso rapidamente per accelerarne la crescita.
Non solo il numero di unità è aumentato, ma i negozi hanno iniziato a generare più vendite, passando da 800.000 dollari di vendite annuali per negozio nell'anno fiscale 2001 a circa 1,1 milioni di dollari nell'anno fiscale 2004.
Questi aumenti delle vendite sono stati aiutati anche dall'introduzione nell'anno fiscale 2003 di un formato negozio più grande.
Il bilancio di Citi Trends ha rivelato un costante miglioramento, poiché i ricavi hanno raggiunto $ 98 milioni nell'anno fiscale 2002, si sono avvicinati a $ 125 milioni nell'anno fiscale 2003 e hanno totalizzato $ 157,2 milioni nell'anno fiscale 2004 e $ 203,4 milioni nell'anno fiscale 2005 (che termina il 29 gennaio 2005).
L'utile netto durante questo periodo è aumentato da $ 2,5 milioni a oltre $ 7,3 milioni e la catena Citi Trends si è espansa a 212 unità.
Nel maggio del 2005 Hampshire Equity era ora pronta a incassare parte del suo investimento attraverso un'offerta pubblica iniziale.
L'offerta è stata ben accolta dagli investitori e Citi Trends è stata in grado di ricevere quasi $ 54 milioni (14$ ad azione).
Hampshire Equity ha venduto il 10% della sua partecipazione in Citi Trends ma ha comunque mantenuto una partecipazione di controllo del 55%.
L'offerta ha anche fornito a Citi Trends un po' di capitale circolante mentre continuava ad espandersi, con piani in cantiere per aprire negozi in Delaware, Kentucky, New Jersey, Pennsylvania, Indiana, Illinois, Michigan, Missouri e Ohio.
Nell'anno fiscale 2006 le vendite sono aumentate del 42,5% a 289,8 milioni di dollari e l'utile netto è quasi raddoppiato a 14 milioni di dollari, guidato da un impressionante aumento del 16,7% delle vendite a negozio rispetto all'anno precedente.
Nelle parole del CEO Anderson si può trovare l’essenza del business di Citi Trends: "Il nostro cliente è attento al valore ed ha un forte appetito per le mode urbane attuali a prezzi vantaggiosi", aggiungendo che “il successo dell’azienda sta nel possedere un team di acquisto efficace e orientato alle tendenze con la capacità di concentrarsi sui look chiave per la stagione piuttosto che su etichette nazionali specifiche. Consideriamo questo l'aspetto più importante del marchio. Sappiamo che è controintuitivo rispetto a ciò che molte persone credono nelle mode urbane, ma crediamo davvero che debba essere prima il look giusto e poi il marchio”.
Dopo la quotazione in borsa Citi Trends ha continuato ad espandersi, passando dai 235 negozi del 2005 ai 609 attuali. Il 2011 e 2012 sono stati gli unici anni negativi della società che hanno causato un rallentamento dell’espansione.
Nel 2017 il CEO Anderson ha lasciato Citi Trends ed in questi ultimi anni si è assistito ad un cambiamento radicale ai vertici.
Nel marzo del2019 un nuovo membro del CdA, (sig. Duskin) ha tentato di prendere il controllo di Citi Trends; nel mese successivo Citi Trends, di cui il sig. Carney è attualmente presidente, ha trovato un accordo per “pensionare” alcune figure storiche come l’ex CFO e CEO ad interim sig. Smith, dando mandato al sig. Sachse di Presidente Esecutivo, con l’obiettivo di dare “nuova linfa” all’azienda.
Sotto la guida del sig. Sachse (ex figura chiave di Macy’s) sono entrati Citi Trends l’attuale CEO Makuen (2020), il Vice presidente Finanziario ed ex CFO sig. Monshner (2019), e l’attuale CFO sig.ra Plutino (2022).
- Maggiori azionisti di Citi Trends
I maggiori azionisti di Citi Trends sono istituzionali: Alliance Bernstain, con il 12%, Paradigm Capital Management con il 8,7%, Black Rock con il 7%.
Il numero di investitori istituzionali presenti nell’azionariato è 136.
Dal punto di vista degli insider invece, il maggior azionisti sono il presidente esecutivo sig. Sachse con 41k azioni (0,5% del flottante) e il CEO sig. Makuen con 21k azioni (0,25%).
Management apicale di Citi Trends
- Presidente Esecutivo– Peter R. Sachse, 64 anni, entrato in Citi Trends nel 2019. Precedentemente ha ricoperto il ruolo di Chief Growth Officer da Macy’s e di Chief Merchandising Officer da The Bon Marchè.
Attualemente è anche Presidente e Co-CEO di Tailored Brands, una holding americana di vendita al dettaglio di vari negozi di abbigliamento maschile.
Di seguito la remunerazione.
Remunerazione di Peter R. Sachse - Presidente Esecutivo di Citi Trends
- CEO– David Makuen, in carica dal marzo 2020, ha precedentemente ricoperto ruoli apicali di marketing presso Five Below,una catena americana di discount specializzati che vende prodotti che costano meno di $ 5, oltre a un piccolo assortimento di prodotti da $ 6 a $ 25.
Remunerazione di David Makuen - CEO di Citi Trends
- CTO –Heather Plutino, in carica da aprile 2022. La sig.ra Plutino ha ricoperto incarichi finanziari in negozi di vendite al dettaglio, tra le quali: Bed, Bath & Beyond, Ascena Retail e Target.
- Mercato di riferimento di Citi Trends
Citi Trends opera nel settore della vendita al dettaglio per le famiglie a basso reddito americane per quanto concerne abbigliamento, calzature, prodotti di bellezza, accessori e prodotti per la casa.
- Descrizione del business di Citi Trends
Il business di Citi Trends consiste nel proporre alla propria clientela prodotti alla moda e di buona qualità a prezzi scontati (tra il 20 e il 70% rispetto al prezzo di mercato).
I negozi di Citi Trends sono situati per lo più in centri commerciali periferici, caratterizzati ad un alto tasso di frequenza da parte del target di clienti che serve.
La maggioranza della clientela di Citi Trends è composta da afro-americani e latino-americani, e lo sforzo maggiore della società consiste nell’individuare le nuove tendenze e le mode del momento, acquistare la merce dai fornitori, e proporla nei propri punti vendita.
Caratteristiche specifiche del business di Citi Trends
Citi Trends gestisce 609 negozi di circa 11.000 piedi quadrati (circa 1000 mq) in 33 stati degli States ed ha circa 5500 dipendenti (3000 a tempo pieno e 2500 part-time).
Come si può vedere dalla seguente immagine, la maggior concentrazione dei negozi di Citi Trends è negli stati del sud-east, ovvero quella che presenta una maggior presenza di afroamericani, storicamente il principale target di clienti della società.
Dislocazione geografica dei punti vendita di Citi Trends
I punti vendita di Citi Trends non sono di proprietà ma in affitto; Citi Trends ha contratti di locazione a prezzi fissi o variabili, molte volte legati alla percentuale di vendite di fine anno.
Citi Trends non ha magazzini, infatti recentemente ha venduto le sue due proprietà di smistamento merci che possedeva (uno nel Q1_2022 e uno nel Q3_2022).
La sede di Citi Trends si trova a Savannah in Georgia, mentre gli uffici che si occupano degli acquisti sono a New York, la località dove si trova la grande maggioranza di fornitori.
Dal settembre 2022 la merce acquistata non viene più gestita dai magazzini ma viene spedita direttamente ai negozi che la richiedono.
Citi Trend has introdotto a tal proposito un servizio di Cloud per la gestione dei negozi, in modo da ottimizzare l’inventario e le scorte.
I fornitori di Citi Trends sono migliaia, e comprendono produttori e importatori esclusivamente americani.
L’ufficio acquisti di Citi Trends ha un settore dedicato alla ricerca delle ultime tendenze nel campo della moda e mantiene ottimi rapporti con i fornitori.
Citi Trends acquista la merce in due modi: il primo è mediante una collaborazione diretta tra il produttore e l’ufficio acquisti per la progettazione di capi dall’alto valore estetico per la clientela dei negozi; il secondo è mediante l’acquisto di marchi riconosciuti a livello nazionale targettizzati alla vendita.
Dal punto di vista della gestione dei negozi, ogni punto vendita di Citi Trends presenta un CEM (Customer Experience Manager), un CCM (Citi Merchandise Manager) e un COM (Citi Operations Manager), insieme a sette-otto addetti alle vendite part-time che lavorano a rotazione su turni.
I dipendenti tendenzialmente provengono dalle comunità locali dei vari negozi e partecipano a programmi di formazione di 30 o 14 giorni, rispettivamente per i Manager e per i dipendenti part-time.
Dal 2021 Citi Trends è impegnata in un restyling dei propri negozi ad un formato più accattivante denominato “CTx”. Si prevede che la ristrutturazione di almeno il 50% dei punti vendita durerà fino al 2024.
Mediamente un negozio di Citi Trends raggiunge un fatturato di 1,4M$ annui già dal primo anno di attività. La scelta dei siti avviene prendendo in considerazione centri commerciali all’aperto ad alta frequentazione in quartieri a reddito medio-basso. Il costo di avviamento di un negozio è di circa 0,5M$.
L’80% della forza lavoro dei negozi di Citi Trends è costituita da afroamericani o latini ed oltre il 90% delle posizioni di gestione del negozio sono ricoperte da donne.
Citi Trends dal 2020 è impegnata in attività di coinvolgimento della comunità in cui opera, elargendo sovvenzioni per attività di business locali.
- Posizionamento competitivo di Citi Trends
Citi Trends compete con molti rivenditori dalle dimensioni più o meno grandi.
Il punto di forza di Citi Trends risiede nel suo stare al passo con le tendenze del mercato, grazie ad un team di ricerca che ha dimostrato storicamente di essere affidabile e ben gestito.
I prezzi concorrenziali e la posizione logistica dei punti vendita di Citi Trends creano le condizioni idonee per vendite costanti.
- I principali competitor di Citi Trends
Ross Store – tkr: ROST à Cap 36B$ e Revenue 2022=19B$ e Net income= 1.5B$ per 1700 punti vendita e 23 centri di distribuzione e magazzini.
Competitor diretto di Citi Trens per target di clienti è, secondo la dirigenza di Citi Trends, il segmento“dd’s Discount”, che opera in 322 negozi.
La società si è sviluppata incredibilmente negli ultimi 18 anni, passando da 1 solo punto vendita “dd’s Disc” ai 322 attuali (senza considerare i “Ross Store”).
La zona geografica in cui opera è concentrata soprattutto in California (36% dei punti vendita). Di seguito una mappa dei negozi.
- The Cato Corp – tkr: CATO à Cap 174M$ e Revenue 2022= 759M$ e Net income 300k$ per 978 punti vendita.
Competitor diretto di Citi Trends per target di clienti è, secondo la dirigenza di Citi Trends, il segmento “It’s Fashion Metro” con 188 punti vendita.
A differenza di Ross Store, la zona geografica di vendita dei negozi Cato è sovrapponibile a quella di Citi Trends, ecco perché questo possa essere considerato a tutti gli effetti un suo diretto concorrente.
Tuttavia la catena di negozi “it’s Fashion Metro” sta subendo piccole riduzioni di numero negli ultimi anni. Nell’immagine seguente i punti vendita dell’intera catena Cato Corp.
- TJX Company – tkr: TJX à Cap 89B$ e Revenue 2022= 50B$ e Net income 3.5B$. Multinazionale con 1300 negozi negli Stati Uniti dislocati soprattutto tra California (122 negozi) e la parte nord-est.
- Burlington Stores – tkr: BURL à Cap 12B$ e Revenue 2022= 8.7B$ e Net income 230M$. Con sede nel New Jersey, Burlington ha 922 negozi sul suolo americano dislocati in 47 Stati. Oltre il 1/3 dei negozi sono dislocati tra Texas, California e Florida (i 3 Stati più popolosi degli USA).
- Andamento del business di Citi Trends
Da quando è stata quotata nel 2005, Citi Trends ha avuto un rendimento costante di vendite per negozio, quantificabile in circa 1,3M$ a punto vendita.
Tuttavia i costi di gestione hanno sempre impattato in modo significativo sugli utili aziendali; infatti, nonostante i negozi siano triplicati di numero, l’utile a fine anno è sempre rimasto costante (nel range tra i 10 e i 20M$), e di conseguenza gli EPS.
Andamento vendite negozi di Citi Trends (Tabella elaborata dall’autore)
La “svolta” è avvenuta nel 2018, anno in cui Citi Trends ha intrapreso la strada del buy back per incrementare il valore delle proprie azioni, passando dai 14 milioni del 2017 ai 8 milioni di oggi.
La dirigenza durante questi anni ha speso ben 267M$ (di cui 115M$ solamente nel 2021) riacquistando il 45% del flottante in 6 anni!
Per quanto riguarda la storia recente, c’è da segnalare l’utile record di Citi Trends per l’anno 2021, con un +27% di fatturato e +150% di utili rispetto al 2020, che ha fatto triplicare l’EPS rispetto a quello degli anni precedenti.
A tal riguardo Citi Trends si è resa conto che questo sia stato un anno “eccezionale”, frutto di una politica monetaria molto permissiva del governo statunitense.
Per il 2022 infatti i risultati di Citi Trends vengono confrontati nei rapporti finanziari con quelli del 2019, escludendo così le “stranezze” di Covid e l’estrema liquidità del 2021.
Nel 2022 tuttavia c’è stata una drastica riduzione in termini di fatturato, soprattutto nella seconda parte dell’anno, dovuto principalmente al forte aumento dei tassi di interessi USA che ha comportato una minor disponibilità d’acquisto per la clientela servita da Citi Trends.
Nonostante questo aspetto l’anno fiscale verrà chiuso in positivo, confermando il coefficiente fatturato/negozio di Citi Trends a 1,3M$.
Come già descritto nella scheda, durante il 2022 Citi Trends ha venduto i due centri di distribuzione che possedeva, incassando circa 64M$, pareggiando in questo modo l’utile record dello scorso anno.
Andamento vendite per numero di negozi di Citi Trends (Grafico elaborato dall’autore)
Multipli di Citi Trends
- EV/NI = 3
- EV/NIavg = 5
- EV/FCF= 2
- ROI = 20%
- Ebit%= 4%
- PFN= 61M$
- Revenue growth rate = 2%
- N. azioni: 8,2 Milioni
- N. azioni in circolazione: 8 Milioni
- N. azioni proprie: 7 Milioni
Fattori di rischio di Citi Trends
- Il settore in cui opera Citi Trends è altamente competitivo e di difficile previsione
- La figura del CFO di Citi Trends è nuova, quindi difficilmente giudicabile. Oltretutto ha esperienze in una società che recentemente ha presentato istanza di fallimento (Bed, Bath & Beyond)
- Non esiste un moat riconoscibile nel business di Citi Trends
- Citi Trends non ha proprietà da vendere ed in caso di problemi finanziari potrebbe chiedere prestiti o immettere nuove azioni in circolazioni.
Perché Citi Trends è interessante
- Il management di Citi Trends in carica ha esperienze nel settore ed ha dimostrato negli ultimi anni di essere affidabile
- La vendita dei centri di distribuzione ha portato a Citi Trends altra cassa per futuri buy back e, considerato il prezzo basso delle azioni sul mercato, potrebbe portare ad un’ennesima importante riduzione del circolante.
- La futura gestione degli acquisti e della distribuzione tramite Cloud potrà far risparmiare a Citi Trends circa 15M$ l’anno (riduzione del 15% del personale e costi di gestioni ridotti); ipotizzo quindi un incremento dell’utile per i prossimi anni.
- Ha una PFN di 61M$, circa il 50% dell’attuale capitalizzazione!
Conclusioni
Ritengo Citi Trends un buon acquisto al prezzo attuale (18-20$). Gli utili di Citi Trends sono costanti, così come il fatturato.
Ho buone speranze per la gestione attuale della dirigenza, che sta intraprendendo una strada remunerativa per gli investitori, ovvero aumentare per quanto possibile gli utili (tagliando i costi) riducendo parallelamente il flottante, in modo da aumentare sostanzialmente l’EPS: l’obiettivo dichiarato è di raggiungere 4$ per azione l’anno, il che farebbe lievitare il valore delle azioni.
Penso che il valore di Citi Trends sia compreso tra i 25 e i 35$, offrendo così un margine di sicurezza importante per un eventuale acquisto.
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